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Regione Puglia Provincia di Bari C.C.I.A.A. Comune di Acquaviva delle Fonti Comunita Montana Murgia Barese Sud-Est
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La Storia di Acquaviva delle Fonti

Acquaviva delle Fonti Acquaviva delle Fonti è una ridente cittadina con una popolazione di circa 22.000 abitanti ed una superficie di 131,01 Km quadrai, a metà strada tra la riviera adriatica e la Murgia barese. Ha un'altitudine di 300 metri sul mare, a circa 30 km da Bari e 65 km da Taranto.

Le origini di Acquaviva non sono certe. Alcuni studiosi le fanno risalire intorno al IV / V secolo a.C. nella zona di Salentino, a pochi chilometri dall'attuale abitato, su un'altura che domina una fertilissima zona pianeggiante. Un'altra tesi vuole che i primi insediamenti acquavivesi risalgano al VI / VIII secolo dopo Cristo, anche se a Salentino è comunque stata accertata l'esistenza di un antico insediamento, confermata da alcuni scavi effettuati negli anni '70. Gli scavi rivelarono l'esistenza di un nucleo di abitazioni con focolari e portarono alla luce antiche sepolture con scheletri umani. Probabilmente una maggiore fertilità delle terre più a valle, la ricchezza di acque sorgive che scorrevano nel sottosuolo a pochi metri dalla superficie, o qualche devastazione furono le cause che indussero gli abitanti di Salentino a spostarsi verso l'attuale centro urbano.

Acquaviva delle Fonti Le sorgenti perenni, esistenti nel luogo in cui fu costruita, hanno dato origine al nome di Acquaviva delle Fonti. Subì l'invasione dei Saraceni, che la devastarono per ben due volte. Nel Medioevo vi dominarono i Normanni, che la fortificarono con un castello. Successivamente fu feudo dei Del Balzo, degli Acquaviva d'Aragona conti di Conversano, dei Colonna, degli Spinelli e dei De Mari. Questi ultimi costruirono, verso la fine del XVII secolo, sui ruderi dell'antico castello normanno, il cosiddetto "Palazzo del Principe" l'attuale "Palazzo De Mari", ora sede del Municipio, un magnifico esempio di stile barocco di circa 300 stanze che ingloba notevoli avanzi delle torri appartenenti al distrutto castello normanno.

Nel 1799 venne assediata e saccheggiata dalle truppe del cardinale Ruffo e si distinse per l'eroica difesa dei suoi cittadini. Nel corso dell'Ottocento la cittadina progredì economicamente grazie alla fertilità del territorio di cui s'avvantaggiarono le cospicue attività agricole. Il Novecento fu inaugurato da un avvenimento che incise sulla futura vita economica e sociale: il 26 aprile del 1909 iniziarono i lavori di costruzione dell"Edificio Monumentale" dell'Opera Pia "Ospedale Miulli - costituita nei secoli precedenti come istituzione ecclesiastica e dotata economicamente nel Settecento dal lascito testamentario dell'avvocato Francesco Miulli - e terminarono il 1915.

Nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale l'ospedale, ingrandito e ammodernato, ha soddisfatto un'utenza sempre più pluriregionale e ha assorbito la grande maggioranza dell'occupazione della città, diventandone la principale risorsa, seguita dall'industria e dall'agricoltura. Ha dato i natali a Colantonio Felci, che nel 1594 cacciò i Turchi da Taranto, e Francesco Antonio Pepe, giurista, che morì durante i moti del 1799. Posta su un terrazzo delle Murge baresi, è rinomata per l'agricoltura, l'industria e, soprattutto, per uno dei più importanti ospedali privati del Mezzogiorno.

Le prospettive future per il comune di Acquaviva delle Fonti si possono indicare, oltre che su di un consolidamento ed un ulteriore sviluppo delle attuali strutture industriali, artigianali e commerciali, in un prevedibile forte sviluppo di attività terziarie favorite dal progetto pilota promosso dal Comune e dalla Regione Puglia con la realizzazione della Zona industriale ubicata vicinissimo all'autostrada A/14.
Informazioni per aderire alla Manifestazione
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Informazioni:
Sede Comunale di Acquaviva delle Fonti della C.N.A.
Via Francesco Pepe, 59
Tel./Fax: 080 769491
Aperto: dalle ore 09,00 alle ore 12,30 e dalle ore 16,00 alle ore 20,00
dal Lunedi al Venerdi
Cell. 339/6030821
E-mail: acquaviva@cofidi.it
Sito Internet: www.3wcom.it/mostraartigianato
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